Il Brand è sempre di più un vero e proprio asset per l’azienda, che ne accresce il valore percepito e migliora il rapporto con il cliente, fidelizzandolo e facendogli accettare di pagare i prodotti e i servizi offerti anche a costi superiori rispetto a quelli di mercato. Ecco perché una strategia brand-oriented può diventare vitale per tutte le imprese, specialmente per quelle che non dispongono di grossi capitali da investire in comunicazione o in pubblicità.

In Italia ci sono più di 4 milioni di piccole e medie imprese, pari al 99,9% del totale. La grandissima maggioranza di esse è sconosciuta sul mercato nazionale ed estero e si accontenta di sopravvivere in un’area geografica limitata. È pertanto evidente che la mentalità operativa di queste realtà si focalizza quasi esclusivamente sul prodotto e su un approccio prevalentemente commerciale. In questo scenario dove la competizione è altissima e dove ben 142.000 aziende chiudono ogni anno, ben pochi addetti ai lavori comprendono l’importanza di avere un “brand” forte per poter non solo sopravvivere, ma anche per poter sviluppare il proprio business in termini sia economici che geografici. Inoltre vi è scarsa conoscenza del significato di «Marca» (Brand) e si tende a confonderla con il «Marchio» o il «Logo».

Il Brand è sempre di più un vero e proprio asset per l’azienda. Esso infatti accresce il valore percepito di quanto l’impresa offre, e migliora il rapporto con il cliente fidelizzandolo e facendogli accettare di pagare i prodotti e i servizi offerti anche a costi superiori rispetto a quelli di mercato. Ecco perché una strategia brand-oriented può diventare vitale per tutte le imprese, specialmente per quelle che non dispongono di grossi capitali da investire in comunicazione o in pubblicità.

Michael Watras, fondatore di Straightline e definito dalla stampa nostrana il “guru americano del Branding”, ha sottolineato più volte durante il sui interventi nel nostro Paese a favore del risveglio del “made in Italy ”che chi gioca un ruolo determinante nello sviluppo e nel consolidamento del Brand all’interno di una Organizzazione sono senza dubbio gli Imprenditori e i CEO, indispensabili a far si che tutta l’intera azienda comprenda, collabori e supporti tutti i passi per il raggiungimento del risultato finale”.

Ma molte volte alcuni Imprenditori e i CEO, specialmente quelli delle piccole e medie aziende, sono portati a commettere alcuni importanti errori: basano la propria strategia di business solo sul prodotto, non si accorgono che la concorrenza cresce ed è sempre più combattiva e non vogliono vedere oltre il breve periodo. Al contrario, essi dovrebbero comprendere meglio l’importanza del Brand e i suoi indiscutibili vantaggi, e influenzare e informare l’intera struttura aziendale sulla sua innegabile e tangibile potenza. Al giorno d’oggi diventa sempre più indispensabile una gestione strategica della marca, utilizzandone metodologia e strumenti. Essa costituisce la fase indispensabile per la progettazione e la realizzazione di tutti quei programmi relativi alla costruzione, realizzazione e gestione del brand, al fine di massimizzarne il valore. Ma essa deve anche essere strettamente legata alla più ampia strategia dell’impresa, così come alla sua cultura. Non si può prescindere da esse, anzi ne deve costituire l’essenza.

Per poter sviluppare una corretta ed efficace strategia del Branding, è indispensabile implementare un processo che prevede una serie di «fasi operative», che il nostro gruppo di esperti di Human capital Solutions può spiegare nel dettaglio ed implementare operativamente.